Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/370

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provvisto a tutti i bisogni del mio organismo ingerendo ogni sera una buona dose di polvere di liquerizia composita o di quei semplici bromuri in polvere o in brodo: Adesso con l’aiuto di Carlo ho a disposizione ben altri mezzi di lotta contro la malattia. Carlo mi dice tutto quello che sa, io, invece, non tutto quello che immagino perché ho paura ch’egli non sia d’accordo con me e mi rovini con obbiezioni il castello ch’io cercai con tanto sforzo e che mi concede una tranquillità, una sicurezza che le persone della mia età di solito non hanno. Un vero castello! Carlo crede ch’io accetti sí prontamente ogni suo suggerimento per fiducia in lui. Macché! Io so ch’egli sa molte cose e cerco di apprenderle e praticarle tutte ma con discrezione. Le mie arterie sono in disordine e di questo non c’è dubbio. L’estate scorsa arrivai a una pressione del sangue di 240 mm. Non so se per quella causa od altra, fu quello un periodo di abbattimento grande. Finí che il joduro in grandi dosi eppoi un altro specifico di cui mai ricordo il nome, portarono la pressione a 160 ove finora rimase... Interruppi un momento di scrivere per andar a provarla sulla macchinetta che ho sempre pronta sul mio tavolo. È proprio 160! Prima m’ero sempre sentito minacciato dal colpo apoplettico che proprio sentivo arrivare. La vicinanza della morte non mi rendeva veramente buono perché poco amavo tutti coloro che dal colpo non erano minacciati ed avevano l’aspetto odioso di gente sicura che compiange, commisera e si diverte.

Ma, guidato da Carlo, io curai anche degli organi che in nessun modo avevano domandato aiuto. Ma si capisce che ogni mio organo può sentirsi stanco dopo tanti anni di lavoro e gli giovi d’essere aiutato. Io invio loro il soccorso non domandato. Tante volte, quando capita la malattia, il medico sospira: Sono stato chiamato troppo tardi! È meglio perciò prevedere. Non posso imprendere delle cure per il fegato quando non diede segno di essere ammalato ma non posso mica espormi a finire come il figliuolo di un mio amico che a 32 anni in piena salute, un bel giorno si fece giallo come un cocomero per un assalto violento d’itterizia eppoi