Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/393

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sto di lasciar continuare le cose come il destino le aveva poste, forse dimenticando un po’ le ultime disposizioni di mio padre, che a quest’ora si erano fatte molto antiche. Sollecitavo l’ulteriore collaborazione sua e di suo figlio ma intendevo di restare io il padrone e che gli avrei lasciato la necessaria libertà per riannodare gli antichi suoi affarucci mentre io avrei atteso ad affari maggiori nei quali volevo avere l’assoluta libertà anch’io. Anche la direzione degl’impiegati sarebbe spettata a lui. Io ne ero alquanto stanco per quanto durante la guerra avessi tenuti ben pochi impiegati.

Non ne sono sicuro ma è possibile che sarebbe stata una fortuna per me di essere subito avvisato della morte del vecchio Olivi mentre io ne seppi soltanto 8 giorni dopo avvenuta. Non tenni conto delle date e forse sarebbe stato opportuno ch’egli morisse qualche giorno prima.

Insomma l’affare disastroso in cui mi precipitai dipese certamente dalla mancanza di sensibilità mia, credevo cioè che continuasse la guerra mentre sapevo che era scoppiata la pace. Ma m’affrettavo anche di mettermi in un affare importante perché al suo arrivo l’Olivi trovasse un motivo di piú per ammirarmi. Se avessi saputo della sua morte anch’io mi sarei tenuto piú tranquillo.

Arrivarono dunque a Trieste una quantità di vagoni di sapone dalla Sicilia. Durante tutta la guerra il sapone a Trieste era stato il desiderio di tutti e specialmente di chi con esso voleva fare fortuna. Io me ne impadronii con avidità e pagando per cassa pronta. Come ero uso di fare durante la guerra ebbi meno premura di venderlo. Poi, come mi vi accinsi, scopersi che a Trieste non sentivano il bisogno del sapone. Pareva vi si fossero disabituati. Poi avvenne di peggio: Ricevetti da tutta l’Italia altre offerte di sapone e a miglior prezzo di quello che avevo pagato io. Allora mi agitai e compresi che era avvenuto anche per il sapone il fatto nuovo, la pace. Ma mi parve che per il sapone ci fosse ancora una salvezza. Infatti il mio si trovava già a Trieste mentre l’altro era piú lontano. Avviai senz’altro il mio sapone a Vienna per arrivare primo e ne tentai la vendita. Neppure adesso so esatta-