Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/443

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cercava le notizie piú eccitanti per avere dalla sua grande fatica il massimo frutto. In quell’epoca a Londra si era eccitatissimi per l’assassinio di una signorina, certa Money, effettuato in un treno mentre passava sotto una lunga galleria. I giornali ne parlarono per mesi e mesi. E leggendone ogni giorno, il signor Aghios, s’identificò dapprima coi detectives, di cui seguiva il lavoro con ansia, esitante se mandare, con l’aiuto del vocabolario, qualche suo suggerimento, poi con la povera assassinata di cui sentiva l’angoscia orrenda quando, ferita, fu spinta fuori della vettura ad agonizzare nella galleria buia ed infine con l’assassino, quel disgraziato, che certamente ogni giorno leggeva le notizie con un incapponamento della pelle che il signor Aghios sapeva imitare perfettamente. E per qualche tempo, quando prendeva il giornale in mano, specie dacché sognava lui d’essere l’assassino, egli, in quel paese non era piú lo straniero. Certo anche allora dovette prendere una dose maggiore d’assenzio per addormentare il rimorso d’essere stato capace, lui che non aveva mai ammazzato neppure una bestia, di prendere per il collo una povera giovinetta per impedirle di gridare, ferirla e gettarla fuori della vettura ad agonizzare nella notte della galleria.

Numero 6

La malattia capita inaspettata da un momento all’altro a peggiorare il futuro e a colorire simpaticamente del colore della salute il perduto passato vivendo il quale del vantaggio della salute non ci si era accorti. Da un momento all’altro: Ieri ancora un esercizio salutare, la morigeratezza, un medicinale qualunque, alleggeriva, rischiarava, abbelliva la vita. Oggi c’è il medico che usa delle sue armi piú potenti: Certo egli vince l’affanno, ma il dolore di stomaco lo sostituisce cura lo stomaco e si ritorna all’affanno. Per la bocca girano dei sapori disgustosi e persino il naso inventa degli odori spiacevoli. E c’è tanto posto a dolori nel vasto organismo: Da due giorni gli occhi si arrossarono e dolgono. Condannato all’oscurità il vecchio Aghios non ci vide a respirare. Associò