Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/81

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a piedi — per sgranchirsi un poco — a S. Marco. Era del resto l’unica via di Venezia che il signor Aghios avrebbe saputo camminare da solo e il suo compagno era a Venezia per la seconda volta, ma non ne sapeva gran che.

Si avviarono dunque al vaporino. Già il signor Aghios stava per presentarsi alla cassa, accompagnato dal suo nuovo amico che oramai lo seguiva senza aver ancora decisamente accettato il suo invito, quando si sentí chiamare: «Signor Aghios!». Si volse. Era Bortolo, il gondoliere di Murano. Il signor Aghios lo salutò con grande affabilità: «Come va? Hai venduto la gondola, che sei qui con la vita?1».

Il gondoliere, un uomo sulla cinquantina, alto e magro, tutto nervi e muscoli, la faccia rugosa illuminata da due occhi azzurri giovanili, fu affettuoso e cortese e, prima di rispondere, domandò notizie della salute del signor Aghios, poi della signora Eleonora e infine del figliuolo. Poi, appena, dichiarò che la gondola era laggiú a sua disposizione: «Vorla degnarse? Andemo a S. Marco».

Il signor Aghios rise e propose di fare le condizioni. Domandò quanto avrebbe dovuto pagare per avere la gondola a disposizione fino alla mezzanotte, l’ora del suo treno.

Bortolo non volle fare delle condizioni. Era sempre cosí. Poi era difficile di contentarlo quando aveva compiuto il suo servizio. Quella gondola era simile a un locale di divertimenti, di cui il signor Aghios aveva sentito parlare, dall’ingresso libero visto che si pagava all’uscita.

Ma come sempre il signor Aghios s’adattò. Prima di parlare aveva preveduta la risposta, ma aveva voluto parlare anche lui per essere meglio armato per il momento in cui si sarebbe arrivati al pagamento.

Invitò il suo giovine amico a seguirlo e, guidati da Bortolo, scesero all’imbarcadero. Bortolo saltò in una peata2, poi in una gondola e infine in un’altra ch’era la sua. Si rizzò con l’aspetto di un generale su un campo di battaglia e cercò il posto neces-

  1. Espressione dialettale; vuol dire «a piedi».
  2. Grande barca piatta da carico in uso nella laguna veneta.