Pagina:Svevo - La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929.djvu/149

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Mia moglie mi porse la scatola delle pillole. — Son queste? — domandai io con una maschera di gelo sulla faccia.

— Sì, certo, — disse ella gentilmente. Mi guardò indagando e, non sapendo altrimenti indovinarmi, mi chiese esitante: — Stai bene?

— Benissimo — asserii deciso, levandomi uno stivale. E precisamente in quell’istante lo stomaco prese a bruciarmi spaventosamente.

— Era questo ch’essa voleva, pensai con una logica di cui solo ora dubito.


* * *


Inghiottii la pillola con un sorso d’acqua e ne ebbi un lieve refrigerio. Baciai mia moglie sulla guancia macchinalmente. Era un bacio quale poteva accompagnare le pillole. Non me lo sarei potuto risparmiare se volevo evitare discussioni e spiegazioni. Ma non seppi avviarmi al riposo senz’avere precisato la mia posizione nella lotta che per me non era ancora cessata, e dissi nel momento di assestarmi nel letto: — Credo che le pillole sarebbero state più efficaci se prese col vino.