Pagina:Svevo - La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929.djvu/288

Da Wikisource.

— 278 —

Il Brauer lo rassicurò. Nessuno l’avrebbe appreso, perchè alla Banca nessuno sapeva a quale origine fosse dovuto quell’affare. Infatti neppure il Gaia ne riseppe; chè, se no, con ragione avrebbe domandato il suo cinque per cento di provvigione.

I denari furono molto utili ai due fratelli. Data la modestia delle loro abitudini, garantivano loro per lunghissimi anni, se non per sempre, una vita più facile. E la smorfia che Mario aveva abbozzato incassandoli, non la ripetè quando li spese. E talora gli parve persino che gli fossero provenuti — premio pregiatissimo — dalla sua opera letteraria. Però il suo intelletto abituato a concretarsi in parole precise, non si lasciava ingannare quanto sarebbe occorso per la sua felicità.

Lo prova la favola seguente, con la quale Mario tentava di nobilitare il proprio denaro: — La rondinella disse al passero: — Sei un animale spregevole, perchè ti nutri delle porcheriole che giacciono. — Il passero rispose: — Le porcheriole che nutrono il mio volo, s’elevano con me.