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Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 1.djvu/398

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LIBRO UNDECIMO

SOMMARIO

I. Portentosi principj dell'anno. Claudio Censore. — II. Arroganza e castigo di Polibio liberto. — III. Ovazione decretata da Aulo Plauzio vincitor de’ Britanni. Virtù, e premj di Vespasiano. — IV. Rimesso il crimenlese. — V. Messalina, per la società di Vitellio audace, mette a sacco i cittadini. Atterrato Pompeo Magno, insidia Poppea e Valerio Asiatico. — VI. Valerio Asiatico da Vitellio, Poppea da Messalina rovinata. — VIII. Un sogno rovina certi equestri. — IX. Contro i perfidi avvocati chiedesi la legge Cincia: tassato il loro onorario. — XII. Parti in discordia; Bardane ucciso: regna Gotarze. — XV. Feste secolari. — XVI. Pazza libidine di Messalina e Silio. — XVII. Ignaro di tai nozze Claudio entra censore; tre nuove lettere aggiugne. — XIX. Decreto di senato per regola agli Aruspici. — XXI. I Cheruschi chiedono re a Roma. — XXII. Corbulone abbassa i Cauci: da non restar qui, ucciso Gannasco, se Claudio, suo valor temendo, non impediva i nuovi passi contro i Germani. — XXV. Oscurità e progressi di Curzio Rufo. — XXVI. Gn. Novio colto armato contro il principe. Origine e vicende della questura. — XXVII. Trattasi di