Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 2.djvu/236

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Poscia, perchè i reali avessero d’onore alcun vantaggio da’ forestieri, questi cederono a quelli la scienza portatavi. Non risponde se non sacerdote del sangue di Cinara. Animale non si sagrifica se non maschio; credesi che le viscere de’capretti mostrino il verissimo. Non è lecito versar sangue in su gli altari: porgonvi preghi e fuoco puro: sono scoperti e non vi piove. La immagine della Iddia è, non in forma umana, somigliantissima a piramide tonda; la ragione è occulta.

IV. Tito, veduti que’ ricchi doni de’ Re, e i miracoli che i Greci, vaghi di antichità, fingono nell’oscurità de’ tempi, si consigliò la prima cosa del navigare; e udito che il viaggio era aperto, il mare tranquillo, domandò per modo coperto di sua ventura , e molti animali sagrificò. Sostrato il sacerdote, vedute l’ interiora belle, ben disposte, e che la Iddia alle gran domande inchinava, gli rispose poche cose e generali: e chiamatolo al segreto, gli aperse quantunque doveva avvenirgli. Giunse al padre e alle province e agli eserciti sospesi, tutto incorato e pien di speranze. Vespasiano aveva finita la ^guerra Giudaica; solo restandoli sforzar Gerusalemme, opera dura, più per la gente bizzarra e ostinata nella sua fede, che per aver forze. Teneva egli tre legioni , coinè dicemmo, esercitate in guerra , e Muciano quattro, state in pace; ma per la gara e gloria del vicino esercito, non pigre; e quanto s’ eran quelle nei pericoli e nelle fatiche assodate, tanto queste per lo riposo e nullo scemamento per guerra, rinvigorite: forniti ambi di cavalli, fanti e navi d’ aiuto e di amici Re; di fama eguali, di qualità diversi.

V. Vespasiano era soldato feroce : il primo in bat«