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Pagina:Tajani - Le Ferrovie.djvu/32

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LEZIONE IV





Le locomotive.


Il cavallo di ferro. — Proviamoci ora ad imparare a conoscere più da vicino quella preziosa ma semplice macchina che è la locomotiva.

La locomotiva a vapore assomiglia molto ad un essere animato: In Inghilterra il popolo le dà un nome che vuol dir cavallo di ferro ed un nostro poeta la chiamò mostro metallico. E infatti si può dire che essa abbia, oltre la facoltà di camminare, propria degli animali, bocca e viscere e polmoni e che non le manchi la voce, rappresentata dal caratteristico suo fischio.

Lo stomaco della locomotiva è il fornello, che il fuochista alimenta di carbone; le sue viscere sono i lunghi tubi bollitori contenuti nella caldaia. Le fiamme del carbone, entrando nei tubi, riscaldano l’acqua che li circonda, fino a trasformarla in vapore. Il vapore va nei cilindri, che possiamo paragonare ai polmoni dell’animale. Come i polmoni aspirano l’aria, così i cilindri aspirano il vapore dalla caldaia e lo rimandano all’esterno, dopo averne tratto la forza che fa compiere il suo lavoro alla macchina. Perfin le ruote, che hanno un’apparenza tanto diversa dalle zampe dei quadrupedi, possono di queste considerarsi un’abile trasformazione.

Il vapore che esce dai cilindri è ancora utile a qualche cosa: esso è infatti impiegato a richiamar l’aria dal di sotto del focolare, per attivare la combustione. Il pennacchio che esce dal fumaiuolo delle