Pagina:Tartufari - Roveto ardente, Roma, Roux, 1905.djvu/339

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Non mostrò alcuna contrarietà a conoscere gli amici di lei, e poiché Balbina desiderava che le relazioni di amicizia fra le due famiglie diventas sero più complete e più salde, fu deciso che si riunirebbero tutti sulla terrazza di casa Gualterio in un pomeriggio domenicale.

Anche Adriana e il colonnello vennero pregati di non mancare e la brigata fu al completo.

Germano aveva provato un fastidio inesplica bile nel salire per la prima volta le scale di casa Gualterio. Egli, con l'uno o con l'altro pretesto, si era schermito sempre di accompagnare Balbina nelle sue visite, pure provando un'acuta curiosità di conoscere il marito della sua amante.

Se lo era immaginato, foggiando la figura di lui sulle confidenze di Flora interpretate a modo suo, torvo nello sguardo, arrogante nei modi: ·onde rimase stupito piacevolmente nel trovarsi di fronte un uomo freddo e riservato, ma compi tissimo.

Simpatizzarono subito e, unitamente al colon nello Prezzati, che trascinava adesso la gamba destra per una sciatica, si appartarono in un an golo della terrazza a discutere di politica tran quillamente, mentre la contessa e Balbina si scam biavano ogni specie di convenevoli.

Flora, sdraiata sulla poltrona a dondolo, fis sava, senza parlare, il vasto orizzonte coi me lanconici occhi azzurri, resi più grandi per la magrezza e,più profondi per la pallidezza del viso.

I capelli biondi che, fermati appena da un pet tine di tartaruga, le ricadevano sul collo, e la tunica leggera di batista celeste, davano a Flora, nella diafana luminosità dell'aria, l'aspetto di una creatura di sogno.