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100 IL TORRISMONDO

FRONTONE

In Norvegia fuggì, se ’l ver n’intesi
Da quel prigione.

TORRISMONDO

E che di lei divenne?

FRONTONE

Questo non so; perchè in quel tempo stesso
Il Re prevento fu d’acerba morte;
E nuove morti appresso, e nuovi affanni
Turbár de’ Goti, e de’ Norvegi il regno.

TORRISMONDO

Ma del ladro marin contezza avesti?

FRONTONE

L’ebbi di lor, perchè fratelli entrambi
Furo, e di nobil sangue, e ’n aspro esiglio
Cacciati a forza: e prigionier rimase
Aldano, e lunge si ritrasse Araldo.
Ma quel che vi restò; fra noi dimora.


SCENA SESTA

MESSAGGIERO, CORO, TORRISMONDO,
FRONTONE

MESSAGGIERO

Questa del nostro Re matura morte
Affrettar dee, non ritardar le nozze;
Perch’egli il giorno avanti a sè raccolse
E i duci di Norvegia, e i saggi, e i forti,
E lor pregò, ch’alla sua figlia Alvida
Serbassero la fede, e ’nsieme il regno,
Di cui fatta l’avea vivendo erede.
Talchè lo mio venir non fia dolente,
Ma lieto, o di piacer temprato almeno;