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ATTO QUINTO | 123 |
SCENA SESTA
REGINA, CAMERIERO, GERMONDO,
ROSMONDA
REGINA
Deh, che si tace a me, che si nasconde?
Sola non saprò io, schernita vecchia,
Di chi son madre, o pur se madre io sono?
CAMERIERO
Regina, oggi la sorte il vero scopre,
Ch’a tutti noi molti anni occulto giacque.
Però non accusar nostro consiglio,
Ch’a te non fu cagion d’alcuno inganna;
Ma qui si mostri il tuo canuto senno.
REGINA
Se pur questa non è mia vera figlia,
Qual altra è dunque?
CAMERIERO
Partoristi un’altra,
Prima Rosmonda, e poi chiamata Alvida,
Del buon Re tuo marito, e Signor nostro;
Ma per sua poi nudrilla il Re Norvegio.
REGINA
Tanto dolor per ritrovata figlia,
E trovata sogella? Altro pavento,
Che disturbate nozze: altro si perde.
CAMERIERO
Oimè lasso!
REGINA
Qual silenzio è questo?
Ov’è la mia Rosmonda?