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72 IL TORRISMONDO

Gli spiacerà la stima, o ’l mio disprezzo?
Forse deggio io fallir, perch’ei non erri?
O deggio forse amar, perch’ei non ami?
O piuttosto odiar, perch’ei non odj?

NUTRICE

Quai disprezzi, quali odj, e quali amori
Ragioni, o figlia, e qual timor t’ingombra?

ALVIDA

Temo l’altrui timor, non solo il mio;
E d’altrui gelosia mi fa gelosa
Solo il sospetto; anzi il presagio, ahi lassa!
Se troppa fede il mio Signore inganna,
In lui manchi la fede, o cresca in ambo,
O pur creda a me sola. A me la serbi,
Perch’è mia la sua fede, a me fu data.
A me chi la ritoglie, o chi l’usurpa?
O chi la fa comune, o la comparte?
O come la sua fede alcun m’agguaglia?
Ma forse ella non è soverchia fede;
È forse gelosia, che si ricopre
Sotto false sembianze. Oimè dolente,
Deh! qual altra cagione ha ’l mio dolore,
Se non è il suo timor? s’egli non teme,
Perchè mi fugge? ov’è timore, è fuga;
O dov’è fuga, ivi è timore almeno.

NUTRICE

Il timor vostro, il suo timor l’adombra,
Anzi vel finge, e se temer lasciate,
Non temerà, non crederò, che tema.

ALVIDA

Quale amante non teme un’altro amante?
Qual amor non molesta un altro amore?