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ATTO QUARTO | 85 |
TORRISMONDO
Non sei dunque Rosmonda?
ROSMONDA
Io son Rosmonda.
TORRISMONDO
Non sei sorella mia?
ROSMONDA
Nè d’esser niego,
Alto Signor.
TORRISMONDO
Troppo vaneggi, ah folle!
Qual timor, quale orror così t’ingombra,
Che di stato servil tanto paventi?
Da tal principio a ricusar cominci?
ROSMONDA
Se femmina ci nasce, or serva nasce
Per natura, per legge, e per usanza,
Del voler di suo padre, e del fratello.
Ma fra tutte altre in terra o prima, o sola
È dolce servitù servire al padre,
Ed alla madre, a cui partir l’impero
Ne figli si devria. Nè gli anni, o ’l senno
Fanno ogn’imperio del fratel superbo.
TORRISMONDO
Ubbidisci a tua madre, ove ti piaccia.
ROSMONDA
Io non ho madre, ma Regina, e donna.
TORRISMONDO
Non se’ tu di Rusilla unica figlia?
ROSMONDA
Nè unica, nè figlia esser mi vanto
Della Regina de’ feroci Goti.