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ATTO QUARTO | 91 |
ROSMONDA
Diede: e diede la figlia ancora in fasce
All’alpestre donzelle, o pur selvagge,
E tra quell’ombre in quell’orror nutrita
La fanciulletta fu d’atra spelonca.
TORRISMONDO
Perchè si tacque alla Regina eccelsa?
ROSMONDA
Quel palagio, quell’antro, e quelle Ninfe,
E quelle antiche usanze, e l’arti maghe
Eran sospette alla pietosa madre,
A cui mostrata fui, volgendo il sole
Già della vita mia il secondo anno;
Pur come figlia sua nè mi conobbe:
E ’l Re fece l’inganno, e ’l tenne occulto.
E per voler di lui s’infinse, e tacque
La vera madre mia, che presa in guerra
Fu già da lui nella sua patria Irlanda,
Ov’ella nata fu di nobil sangue.
TORRISMONDO
Vive l’altra sorella ancor nell’antro?
ROSMONDA
Vi stette appena insino al mezzo lustro,
E poi d’altri indovini altri consigli
Crebbero quel timore, e quel sospetto,
Talchè mandolla in più lontane parti,
Per un secreto suo fedel messaggio:
Nè seppi come, o dove.
TORRISMONDO
Il servo almeno
Conoscer tu dovresti.
ROSMONDA
Io nol conosco,