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8 la secchia rapita


3
     Giá l’aquila romana avea perduto
l’antico nido, e rotto il fiero artiglio,
tant’anni formidabile e temuto
oltre i britanni ed oltre il mar vermiglio;
e liete, in cambio d’arrecarle aiuto,
l’italiche cittá del suo periglio,
ruzzavano tra lor non altrimenti
che disciolte polledre a calci e denti.
4
     Sol la reina del mar d’Adria, volta
de l’oriente a le provincie, ai regni,
da le discordie altrui libera e sciolta,
ruminava sedendo alti disegni,
e gran parte di Grecia avea giá tolta
di mano agli empi usurpatori indegni;
l’altre attendean le feste a suon di squille
a dare il sacco a le vicine ville.
5
     Part’eran ghibelline, e favorite
da l’imperio aleman per suo interesse;
part’eran guelfe, e con la Chiesa unite,
che le pascea di speme e di promesse:
quindi tra quei del Sipa antica lite
e quei del Potta ardea, quando successe
l’alto, stupendo e memorabil caso,
che ne gli annali scritto è di Parnaso.
6
     Del celeste monton giá il sol uscito,
saettava co’ rai le nubi algenti;
parean stellati i campi e ’l ciel fiorito,
e su ’l tranquillo mar dormieno i venti;
sol Zefiro ondeggiar facea su ’l lito
l’erbetta molle e i fior vaghi e ridenti,
e s’udian gli usignuoli al primo albore
e gli asini cantar versi d’amore: