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Pagina:Tassoni, Alessandro – La secchia rapita, 1930 – BEIC 1935398.djvu/347

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varianti scelte della «secchia rapita» 341


St. 58:La perugina e fiorentina gente

tratta da naturale impeto ardente
C. S. P.
la gente, ch’io cantai, che qui si tace,
a cui la torta col pan unto piace.
R.
St. 63:né mi lice sperar simil mercede;
e non è incantator, ma di castella
e terre il mio signor nobil erede
S.
     St. 73:Questi in Italia poscia ebbe domino,
e si fe’ glorioso in pace e in guerra;
Montortore difese e Francolino
e resse un tempo una famosa terra;
dialoghi scrisse e comentò Turpino
e fu gran capitan di Salinguerra.
S’altro di me desia che tu gli conte
digli ch’io sono di Culagna il conte.
S. E. P.
difese la cittá di Francolino,
e resse un tempo un’altra nobil terra;
comentò poi le istorie di Turpino
C.
     St. 79:L’incanto fu ch’ei non potesse uscire
giammai d’arcion, se non venia chi fosse
cinquanta volte inferior d’ardire,
e dieci volte inferior di posse;
e con quanto piú cor venia a ferire
l’emolo, tanto meno a le percosse
resistea, come il fulmine che spezza
con piú furor, dov’è maggior durezza.
S.
St. 82:e per valore ho vinto e combattuto.
S. E. P.