perché appoggiate a’ suoi versi medesimi. Ma
clf ei partisse di Roma, come il P. Radero
afferma, sul cominciare del regno di Trajano,
da altri si nega. Il Dodwello (Ann. Quint. n. 38)
vuole che ciò avvenisse nel terzo consolato di
questo imperadore, che corrisponde al terzo
anno del suo impero. Giovanni Masson al contrario sostiene (Vit. Plinii Jun. ad an. Ch.
C. n. 12) che Marziale, vivendo ancor Nerva,
cioè l’anno 97, partisse di Roma. La diversità
di (queste opinioni non è sì grande , che sia
pregio dell’opera l’esaminare qual sia meglio
fondata. E ancorchè volessimo entrarne ali’ csame, io penso che non sarebbe sì agevole a
diffinire. Perciocchè come è certo che il libro xii degli Epigrammi fu da Marziale pubblicato tre anni dopo il suo ritorno alla patria, il che egli attesta nella prefazione ad esso
premessa, così non è ugualmente certo che
tutti gli Epigrammi nel libro medesimo contenuti fossero da lui scritti dopo il suo ritorno,
e non è pure ugualmente certo che ne’ libri
precedenti da lui pubblicati in Roma non sia
stato poscia intruso qualche altro da lui composto, poichè n’era partito. In Roma egli ebbe
applausi ed onori 5 ma non per modo che,
quando ei ne partì, non si trovasse in povero
stato; talchè Plinio il Giovane per amicizia e
per gratitudine ad alcuni versi in sua lode composti il soccorse di denaro pel viaggio, come
egli stesso racconta nella lettera che, udita la
morte di Marziale, egli scrisse a Prisco (l 3,
ep. ult.).