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il che accadde l’anno di Roma 698, cioè 56 anni innanzi l’era cristiana, cominciandola dall1 anno di Roma E da quest epqpa argomentano i Mauri ni che Apro dovette andarsene in Brettagna verso l’anno 30 dell’era cristiana, essendo egli in età di circa 20 anni; da che ne viene che nel sesto anno di Vespasiano, in cui si tenne il Dialogo, che cade nell’anno 74 ei dovea avere circa 64 anni di età. Egli è assai difficile il conciliare insieme quest’epoche, quando non vogliasi dire che il soldato brettone, che avrà certo avuto almen 15 anni quando combattè contro Cesare, campasse oltre a cento anni; perciocchè dalla discesa di Cesare nella Brettagna, accaduta 56 anni innanzi all’era cristiana, fino all’anno 30 della stessa era, egli è evidente che passarono 86 anni. Ma non è questo punto di sì grande importanza , che ci convenga il disputarne più lungamente. Veggiamo anzi quali ragioni si adducano da’ dotti Maurini a provare che Apro sia l’autore del Dialogo. Questo, dicono essi, è indirizzato a stabilire il sentimento di Apro, cioè che l’eloquenza de’ tempi suoi sia più pregevole che l’antica di Cicerone e degli altri di quella età: c est, così essi medesimi, c’est par où déhute /’auieur da Dialogue avec une espece de triomphe. Questa opinione di Apro,.continuano essi, vi e’ sostenuta con più calore che la contraria; e se Apro non replica alle ragioni dagli altri contro di lui allegate, ciò deesi attribuire all’essere perita la seconda parte di questo Dialogo, che probabilmente sarà stata una risposta a ciò