di correzioni ch’egli ha fatte nel testo di questo famoso naturalista, o si abbia riguardo a’
nuovi lumi ch’egli offre per l’intelligenza d’infiniti passi non intesi finora da’ più dotti interpreti. Per giudicare della grandezza di un
tal lavoro riguardo al primo articolo, basti
scorrere il catalogo delle correzioni eh’egli
ha fatto stampare al fine di ciascun volume.
Esse son frutto del confronto de’ migliori manoscritti di Plinio, e di tutte le edizioni, e
dell’ingegno del commentatore, ec. Ma altri ne
parlarono diversamente. E il primo, ch’io sappia, a levarsi contra (questa edizione, fu Giovanni le Clerc, il quale si dolse singolarmente
(li ibi. univ. t. 5, p. 3, ec.) del poco favorevol
giudizio che il P. Arduino avea dato intorno
all’osservazioni del Salmasio sopra Plinio, delle
quali per altro, dic’egli, il P. Arduino si è
giovato non poco, ma senza citarle: e ove ha
voluto combatterle, spesso è caduto in errore.
Il P. Arduino in una sua opera intitolata Antirrheticus de Nummis antiquis (p. 138) fece
qualche risposta al le Clerc; ma questi non
avvezzo a ritirarsi il primo dal campo di battaglia, di nuovo se gli volse contro (li ibi. univ.
t. 15, p. 246) a difesa del suo Salmasio. Ma
una critica ancora più rigorosa, perchè più
universale, fu pubblicata contro la seconda edizione di quest’opera. Il sig. Crevier professore
nell’Università di Parigi, e celebre per molte
erudite opere date alla luce, due lettere diè alle
stampe, la prima nel 1725, la seconda nel 1726,
in cui riprese il P. Arduino di molti errori
in molti punti d’antichità e di storia da lui
Tiraboschi , Val. II. 19 *