Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/523

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VI. Amelio ed renaio di li discepoli. 4^> I.1BRO lo stesso Porfirio, in Terra di Lavoro ove erasi ritirato, essendo in età di 66 anni," l’anno dell’era cristiana ^70. N i. Fra’ più famosi discepoli di Plotino uno ne rammenta Porfirio, che di buona ragione appartiene a noi, cioè Amelio toscano di nascita, come afferma lo stesso Porfirio che con lui visse (Vit Plot. c. 7) , e non di Apamea, come ha scritto Suida (in Lex.). Fu egli uno de’ più fidi discepoli di Plotino, e per ventiquattro anni indivisibil compagno, finchè ritiratosi Plotino, come già si è detto, da Roma, Amelio ancora andossene ad Apamea in Siria, dove sembra ch’egli passasse il rimanente della sua vita. Il diligente ed erudito Bruckero ha raccolto tutto ciò che da Porfirio e da altri antichi scrittori si è scritto intorno a questo illustre filosofo, e intorno a molti libri da lui pubblicati, fra’ quali rammentansi cento libri di osservazioni diverse tratte, dalle lezioni e dalle dispute di Plotino, un libro intorno alla diversità che passava tra la dottrina del detto Plotino e quella di Numenio, e quaranta libri contro un libro apocrifo di un cotal Zostriano ed altri, de’ quali e di tutto ciò che a lui appartiene, veggasi il lodato Bruckero (t.2,p. 233) e il ch. conte. Mazzucchelli ne’ suoi Scrittori Italiani. Romano ancora o italiano per avventura fu Erennio che dal Bruckero si annovera (ib. p. 216) tra’ più famigliari! discepoli di Plotino. Ma non abbiamo altra ragione per crederlo ,che il nome stesso di Erennio , che sembra italiano, benchè per altro si trovi ancor qualche Greco del medesimo nome.