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TEnZO
533
P. ATILIl
P. FILII O. V. F. (leg. OVF.)
SEPTICIANI
GRAMATICI LATINI
CVI ORDO COMENS
ORNAMENTA
DECVR. DECREVIT
QVI VNIVERSAM
SVBSTANCIAM
SVAM AD REMPVBLICAM
PERTINERE VOLVIT
Io crederei di non andar lungi dal vero congetturando che questo Atilio fosse appunto uno
de’ professori chiamati a Como secondo il consiglio di Plinio. Certo non pare che un gramatico latino potess7 essere in Como innanzi
a’ tempi di Plinio, poichè abbiam veduto che
non vi erano scuole; e dall7 altra parte il terso
stile della iscrizione ci fa credere che essa sia
di età non molto lontana da quella di cui trattiamo, e che perciò questo splendido benefattor de’ Comaschi dall7 esempio stesso di Plinio
fosse eccitato a usare di una somigliante munificenza. Per tal maniera e per l7 amore e per
la liberalità di un suo concittadino ebbe Como
e scuole pubbliche e pubblica biblioteca, e
vide tra’ suoi accesa una nobile gara nel giovare alla comune lor patria.
IX. Gli scrittori milanesi ed altri stranieri
ancora vogliono che una pubblica biblioteca
fosse pure in Milano o aperta, o almen dotata
dal medesimo Plinio. Il fondamento a cui si
appoggiano, è una iscrizione che vedevasi in
addietro nella basilica di S. Ambrogio scolpita
in un gran sasso che copriva il sepolcro del
i
IX.
Se un’allra
ei iip aprine
in Milano.