palude, il taglio di un monte, l’allagamento di un
fiume, ed altre somiglianti cose, troppo picciole
cagioni son queste, perchè possano produrre
sì grande effetto. Come adunque non puossi
attribuire alla mutazion del clima la mutazion
de’ costumi, così non si possono somigliantemente a ciò attribuire le vicende della letteratura.
XVIII. Quindi l’influenza del clima sulla letteratura si può ridurre a questi capi. i.° Un
clima può essere più che un altro opportuno
a produrre ingegni pronti, vivaci e profondi.
2.0 Un clima può essere più opportuno a formare, a cagion d’esempio, grandi filosofi, che
grandi poeti; e così dicasi delle altre scienze.
3.° Le diverse vicende dell’aria, de’ venti, delle
esalazioni possono esser cagione che in certi
tempi più rari nascano gli uomini di grande
ingegno; ma come queste vicende non sono
che passeggere, e in dato numero di anni vi
è a un di presso la stessa somma di piogge,
di gragnuole, di nevi, ec.; così in un dato
numero di anni vi sarà a un di presso la quantità medesima d’uomini che dalla natura sortiscano felice disposizione alle scienze. Dalle
quali riflessioni discende e confermasi ciò che
già abbiam di sopra provato, che anche ne’
tempi in cui si dice a ragione che giacevano
dimenticate le scienze, e che non vi era buon
gusto nel coltivarle, vi erano nondimeno uomini
di eccellente ingegno che gran nome si sarebbono acquistato co’ loro studj, se fosser vissuti
in tempi meno infelici.