di filosofia naturale; e allora vissero i primi famosi; membri della celebre Accademia del Cimento. Così dicasi di mille altri esempj che
si potrebbono arrecare, e che si vedranno nel
decorso di questa Storia.
XXII. Ma benchè il favore e la liberalità de’
principi sì grande influenza abbia sullo stato
della letteratura, è a confessar nondimeno che
essa non basta, non solo perchè essa può star
insieme col cattivo gusto che allora regni, di
che non è qui luogo di ragionare, ma perchè
l’effetto che produr dovrebbe questa munificenza , può essere da altre ragioni ritardato e
impedito. E quali sono elleno queste ragioni?
Tre a mio parere singolarmente. i.° 11 libertinaggio uni versai de’ costumi e la viziosa educazion de’ fanciulli. 2.0 Le calamità de’ tempi.
3.° La mancanza de’ mezzi necessarj al coltivamento delle lettere. Tratteniamoci brevemente
su ciascheduna.
XXIII. Dico in primo luogo il libertinaggio
universal! de’ costumi e la viziosa educazion
de’ fanciulli che ne è necessario effetto. Già
abbiam mostrato di sopra che in uno Stato
in cui gli uomini abbiano sciolto il freno alle
sregolate loro inclinazioni, troppo è difficile
che fioriscan gli studj. Un uom molle e libertino sfugge tutto ciò che gli può dar noia, e
che il distoglie dai suoi piaceri. Ma il secol
di Augusto non era egli vizioso? e non ne abbiam noi in prova tante oscene poesie allor
composte e divulgate? Sì certo; ma si rifletta.
Que’ che fiorirono al secol d’Augusto , eran
per lo più nati a’ tempi della repubblica, quando