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QUARTO 669
Storia di Ammian Marcellino, per ciò che è
verità, esattezza e giusto discernimento, è una
delle migliori che abbiamo. Ma lo stile n’ è
rozzo ed aspro, di che non è a stupire singolarmente in uom greco e soldato; e inoltre
ci annoja spesso con inutili digressioni e con
declamazioni importune.
VII. « Flavio Destro spagnuolo e di patria
barcellonese, ma vissuto quasi sempre in Italia:
e in Roma, ove fu anche prefetto del pretorio,
e grande amico di S. Girolamo, avea scritta,
come questi afferma di aver udito nella sua
opera sugli Scrittori ecclesiastici, un’opera ch’egli intitola Omnimodam Historiam. Ma essa è
perita; giacchè sanno troppo bene gli eruditi
che la Cronaca sotto il nome di Flavio Destro
pubblicata è un’impostura » (a).
Vili. Questi soli sono gli storici de’ quali ci
sian pervenute le opere, e appena sappiamo ,
d’altri che in questo genere si esercitassero. Di 1
uno storico dice gran lodi Simmaco in due lettere che a lui scrive (l. 9, ep. 70, 105); ma
chi egli fosse, nol possiamo conoscere, non
sapendosi a chi quelle lettere siano indirizzate.
Forse fu alcun dagli storici de’ quali abbiam
finora parlato; e forse ancora fu quel iN icomaco
(a) Ecco riparato il grave disordine rimproveratomi
aspramente dal sig. ab. Lampillas (Saggio, ec. par. 1 ,
t. 1, p. 113) di avere nella prima edizione di questa
Storia otmnesso questo scrittore. Egli avrebbe voluto
(ivi, p. 98) ch’io parlassi ancora di Osio vescovo di
Cordova. Ma non panni eh’ei soggiornasse sì stabilmente in Italia, che ne ottenesse, per così dire, il
diritto della nazionalità.