Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/713

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IV. Elogi ad esso fatti; sue opere. O76 LIBRO de’ pubblici onori, discesa dal cielo, il ritrova intento a disegnar sulla polvere i movimenti delle stelle e de’ pianeti. Finalmente accenna di nuovo o la stessa opera di sopra indicata , o un’.dira di non dissimile argomento , la qual sembra che da Mallio si fosse già renduta pubblica: Qualem te legimus teneri primordia mundi .Scribentem, aut partes animae , per singula talem Cernimus , et simile’ ) agliosci t pagina mores. IV. Sì magnifici elogi che veggiam darsi a i Mallio da questo poeta, ci fan conoscere quanto grand’uomo egli fosse, e quanto valoroso coltivatore de’ filosofici studj. Sembra difficile il conciliare questo panegirico di Claudiano con un epigramma dello stesso poeta, in cui ci rappresenta Mallio Teodoro come un indolente e sonnacchioso magistrato. Esso è intitolato: De Theodoro et Hadriano (ep. 29), e così dice: Mallius indulget somno noctesque , diesque: Insomnis Pharius sacra profana rapit. Omnibus hoc Italiae gentes exposcite votis, Mallius ut vigilet, dormiat ut Pharius. Ma come sembra che Claudiano si lasciasse qui trasportare da qualche sua passione contro di Adriano egiziano, uomo per altro che fu sollevato alle più onorevoli cariche, e di cui non sappiamo che fosse quell’uom malvagio ch’ei ci descrive (V. Tillem. not. \ surHonor.); così è probabile che Claudiano si lasciasse qui ancora condurre da qualche passione tropp’oltre nel parlare di Mallio. Il che rendesi ancor più