Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/173

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1 I 2 MURO VI. Lo stesso march. Maffei, apologista egli pure de’ Goti, prende a difenderli dall’accusa che loro dassi da molti, di aver guasta l’architettura, ma in maniera diversa da quella tenuta dal Muratori. Perciocchè ei non nega (l. cit.) c alla spiegazione ilei passo di Cassiodoro, in cui ho credulo di dover ravvisare l’origine del’sestacuto, non ’ più mi sembra ora probabile, avendo ottimamente os- 1 servato il sig. ab. Fea (IVtnck, Stor. tir li’ Arti, t. 3, J p. 272) die Cassiodoro non parla ivi de’ monumenti j a suo tempo innalzali, ma degli antichi romani che tuttor sussistevano, e che perciò, ove egli indica le colonne sottili a loggia di giunchi , non delibasi intendei e di quelle che veggnnsi nell’architettura detta volgarmente gotica, ma che con qualche esagerazione disegni le ordinarie colonne che scmbran sottili riguardo alle gran fabbriche che sostengono, quando singolarmente si parli di quelle di ordine corintio, che sono di minor diametro delle altre. L’eruditissimo ed esattissimo os-, J servatole delle vicende dell’Arte, il cavaliere d’Agincourt, che prima di tutti ha fatta questa medesima ri- 1 flessione, ini ha su questo argomento scritta una lunga lettera che sarebbe degna di essere pubblicata s’io non credessi di non dover prevenire la grand’opera che sulla Storia dell’Arte ne’ bassi tempi ci si apparecchia a darci. Mi basti qui l’accennare cli’ei prupva chiara- ■ niente Ciò che da lui avea appreso l’ab. Fea, che Gas- -r siodoro , come sopra si è detto. parla delle fabbriche romane, non delle gotiche; ch’egli osserva che non è ancor ben definito qual sia quella che sogliam dire gotica architettura; che non è vero ciò che l’ab. Frisi ha affermato che la chiesa di S. Vitale di Ravenna sia una delle prime in cui si veggano gli archi continuati sopra le colonne isolate, perchè abbiamo, per tacer di altri più antichi monumenti, il palazzo di Diocleziano nella città di Spalato tanto anteriore a’ tempi de’ Goti fabbricato alla stessa maniera; che i difetti che diconsi gotici, sono comunemente più recenti del secol de’ Goti; e che in somma 11011 deesi abbandonare l’opinione del >1