Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/209

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l,\S ur.no con questo titolo, secondo il testimonio (di antiche autentiche carte, Lorenzo prete cardinale l’anno 581, Giovanni Levita l’anno 595 (ch’è forse lo stesso che Giovanni vescovo d’Albano, il quale si nomina all’anno 596), Pietro romano diacono cardinale, e Amando vescovo! (praef. ad Cat Bibl. vatic. c. 4). Inoltre Anastasio Bibliotecario nella Vita di Gregorio II il quale salì al pontifcato l’anno 715 e il tenne fino al 731, dice che a’ tempi di papa Sergio, cioè dall’anno 687 fino al 701 fu a lui affidata la cura della biblioteca: Sub Sergio papa... bibliothecae illi est cura commissa (Script. rer. ital. t. 3, pars 1, p. 154)- Finalmente nella sopraccitata serie veggiam onorati col medesimo titolo Giovanni l’anno 698, e Benedetto vescovo di Salva Candida l’anno 742. A me sembra probabile che questa biblioteca fosse allora contigua alla basilica vaticana, ove forse se n’era fatto il trasporto dalla lateranense, in cui il pontefice Ilaro l’avea riposta; perciocchè lo stesso Anastasio racconta che il pontefice Zaccheria, che tenne il soglio pontificale dall’an 741 fino al 752 3 fece nella suddetta basilica trasportare e disporre tutti i codici appartenenti a’ Divini Ufficj ch’egli avea nella paterna sua casa. Hic in Ecclesia praedicti principis /ipo* stolorum omnes codices domus suae proprios, qui in circulo anni leguntur ad matutinos, in armarii opere ordinavit (ib. p. 136). E parmi perciò verisimile che questa basilica fosse da lui prescelta, perchè ivi già fosser raccolti anche gli altri libri che formavano la biblioteca della chiesa romana. Di questa biblioteca fa puy