Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/343

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della medesima biblioteca dall’anno 815 fino all’anno 993 ne veggiam fino al numero di ventitré onorati di cotal nome; ed è probabile che più altri ancora avessero la medesima carica, benchè di essi non ci sia rimasta memoria. Ma è probabile ancora che assai infelice fosse a questa età lo stato di questa sì antica biblioteca, singolarmente negli sconvolgimenti a cui Roma, non meno che le altre città d’Italia, fu miseramente soggetta.

Capo II.

Studi sacri.

I. Benchè l’universale ignoranza in cui giaceva sommersa l’Italia di questi tempi, avvolgesse ancora gli ecclesiastici, i quali erano comunemente privi di quel sapere che alla condizion loro è non sol pon vene vote, ma necessario; non vuolsi creder però, come alcuni troppo facilmente han mostrato di fare, che privo totalmente d’uomini dotti fosse a quest’epoca il clero. E cominciando dai romani pontefici, i libri dal pontefice Adriano I scritti in risposta a’ Carolini, ossia a’ libri per ordine e sotto nome di Carlo.Magno divulgati contro il culto delle Immagini, cel mostran uomo per que’ tempi erudito, e in forza di ragionamento superiore assai al suo avversario. Pontefici ornati di scienza si dicono innoltre da Anastasio Eugenio II e Gregorio IV’, il primo de’ quali tenne la santa sede dall’anno 824 fino all’anno 827, c fu qnegli che