Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/522

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QUARTO 46l parole del medésimo santo, il quale di se stesso scrive così (praef. in Apoc.)Et prius quidem quam ad episcopatus dignitatem... conscenderem, Ingoni astensi episcopo Psalterium, senensibus vero canonicis, cum quibus et ipse qualiscumque canonicus victitabam, Cantica Canticorum, prout potili, e.xposui. Intorno al qual passo veggasi come ragiona lo stesso P. Sollier. L’anno 1079 trovossi presente al sinodo contro di Berengario tenuto in Roma; e tal saggio vi diede del suo sapere, che Gregorio VII il dichiarò vescovo di Segni. Nè minori contrassegni di stima ebbe egli da Urbano II, da cui condotto in Francia intervenne al Concilio di Clermont l’anno 1095, e a quel di Tours l’anno 1096, e alla consecrazione delle chiese del monastero di Clugny e del monastero maggiore di Tours. Quindi mosso da desiderio di un tranquillo e santo riposo, ritirossi l’anno 1102 a Monte Casino; e 5 anni appresso ne fu eletto abate. Ma anche del suo monastero gli convenne uscire a ben della Chiesa; e l’anno 1106 passò di nuovo legato apostolico in Francia con Boemondo principe d’Antiochia, e vi radunò il Concilio di Poitiers, e poscia un’altra legazione ancora sostenne in Sicilia. Mentre ei reggeva il monastero di Monte Casino, il pontefice Pasquale II accordò il diritto delle investiture all’imperator Arrigo IV. Di che facendosi gran rumore da molti, a’ quali sembrava ch’egli avesse in ciò gravemente errato, e tra questi Brunone ancora rimproverando la condotta del papa, questi sdegnato comandò a’ monaci di Monte Casino, che più nol dovessero riconoscere a