Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/643

Da Wikisource.

582 LIBRO < Procem. Exposit. in Aphoris. Hippocr.). E similmente Simone da Genova, medico dello stesso secolo, chiama sospette le versioni di Costantino: Et si aliqua ex libris lsaac, seu ex aliis a Costantino translatis collegi, et perpauca stmt; nani ejt/s transla/io salis est mihi suspecta (prœm. in Clavem Sanationis). Nondimeno queste traduzioni, qualunque fosse il lor pregio, non giovarono poco a ravvivare lo studio della medicina. Pietro d’Abano, che fiorì al principio del xiv secolo, oltre il parlarne egli pure con poca stima, il dice ancora in un luogo: Constantinus apostata (Conciliat. diss. 4) » c°l che se voglia indicarci ch’egli abbandonasse la professione monastica, o se altra cosa egli intenda , non possiamo per difetto di monumenti congetturarlo. A questi tempi adunque e a questa occasione, cioè verso l’anno 1060, dovette la scuola salernitana per gli studj e per le opere di Costantino farsi più celebre; e la medicina prese ad esservi coltivata con tanto maggior fervore, quanto più copiosi erano i mezzi che a ciò fare venivan lor dati da questo celebre uomo. Mi sia qui lecito di rilevare un troppo notabile errore commesso da M. Portal nel parlare di Costantino, perciocché egli dopo avere parlato.non, molto esattamente della vita di questo monaco, così conchiude (Hist. de l’Anatom. t. 1, p. 170): Alcuni autori dicono che ne fu tratto (dal monastero) per esser fatto papa sotto il nome di Vittore III. Come mai al giorno d’oggi si possono scriver tai cose? Di un papa dell’ xi secolo può egli rimaner dubbio chi fosse? E