Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/710

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QUARTO (54f) della Baila celebre giureconsulto esso pure; il quale una notte coltone il destro se gli fece incontro/armato ben d’altro che di codici e di digesti per trarne vendetta. Il povero Piacentino ne campò la vita a gran pena; e questo fu il motivo del suo ritorno a Montpellier. Ivi egli condusse il rimanente de’ suoi giorni, e vi morì l’anno 1192. Il P. Sarti riferisce l’iscrizione che ne fu posta al sepolcro; e presso lui si potranno vedere, da chi le desideri, più copiose notizie intorno la vita e l’opere di questo celebre giureconsulto. A me pare di essermi trattenuto su questo argomento forse più ancora che non convenisse; e tempo è omai di passare all’altro genere di giurisprudenza che in questo tempo medesimo risorse in Bologna, cioè allo studio de’ sacri Canoni. XXXIII In questo argomento ancora l’ampiezza della materia ci consiglia ad essere brevi. Il diritto canonico ha avuti, singolarmente in questi tempi, innumerabili illustratori tra’ Cattolici non meno che tra’" Protestanti; e quasi tutti alle loro opere su questa parte di giurisprudenza ne hanno premessa una più o meno diffusa storia. Chi prenderassi la briga di esaminarli e di confrontarli tra loro, vedrà quanto e in quante cose siano l’un dall’altro discordi. E per ciò solo che appartiene a Graziano, non si può abbastanza spiegare qual diversità di pareri in essi s’incontri. Appena vi ha cosa che intorno a lui sia certa, perchè gli antichi scrittori appena ci han detta alcuna cosa di lui. E nondimeno i moderni mille cose ce ne raccontano con ammirabile sicurezza , come