Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/75

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Vili. Altri onori conferiti da Trodorico a C.« ¿¿indoro. i.\ LIBRO dee entrare in Roma, e le accennate lettere non ci danno indicio alcuno a conoscere chi egli si fosse. Ma ben abbiamo da altre lettere di Cassiodoro non solo indicj, ma argomenti chiarissimi a dimostrare eli’ egli non ebbe mai da Teodorico la carica di prefetto del pretorio. Nella lettera già mentovata di sopra, in cui Atalarico ad essa lo innalza, e in quella scritta per questo stesso fine al senato, ei rammenta bensì le altre dignità di cui Cassiodoro era stato onorato, ma di quella di prefetto del pretorio ei non fa mottoj benchè pure accenni, come abbiam detto, che al padre di lui era essa stata conferita. È egli possibile che in tal occasione Atalarico non volesse ancor mentovare che Cassiodoro avea altra volta goduto di questo onore? A me sembra dunque evidente che solo a’ tempi di Atalarico Cassiodoro fosse nominato prefetto del pretorio. E quindi l’argomento addotto da M. de Saint-Marc non basta a provare che Cassiodoro fosse alla corte di Teodorico prima dell’anno 509, nel qual anno solamente noi crediamo probabile ch’ei vi fosse chiamato. E se egli era nato, come affermano la più parte degli scrittori, verso il 480, a ragione Atalarico affermò che giovane ancora egli era stato innalzato alla dignità di questore, perchè non contava che circa treni’anni di età. ADI. Non furon però questi soli gli onori a cui il celebre Cassiodoro fu sollevato da Teodorico. Ebbe ancora quello di maestro degli ufficj del sacro palazzo, che noi ora diremmo gran ciambellano. Di tal dignità dice Atalarico