Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/225

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XXIV. Notizie del B. Giovanni da Parma francescano $ j’ci sia Pulitore delP Evangelto eteruo. ao4 LIBRO sapere. Alberto da Genova, che l’anno 1300 fu eletto a maestro generale del medesimo Ordine, ma morì tre mesi soli dopo la sua elezione, avea avuto in Parigi il solo grado di baccelliere, ed era poscia passato a leggere teologia in Montpellier, e di lui si citano alcune opere teologiche (ib. p. 463). Finalmente verso la fine del XIII secolo era ivi pubblico professore di teologia un F. Remigio da Firenze, che all’occasione delle discordie tra Bonifacio VIII e Filippo il Bello fu chiamato a Roma, ove poscia fu eletto procuratore dell’Ordine, e morì l’anno 1309). Di lui e delle opere da lui composte si veggano, oltre i suddetti scrittori (ib.p. 506), anche il Fabricio, e il ch. monsignor Mansi (Bibl. med. et inf. Latin, t. 6, p. 66). Io ho voluto accennar brevemente questi dottissimi teologi italiani dell’Ordine de’ Predicatori per dimostrare quanto ferace esso fosse fin da que’ tempi di celebri professori, e in qual pregio si avessero gl’ingegni italiani in Parigi, poichè tanti furon prescelti ad occupare quella cattedra che fra tutte era la più onorevole e la più apprezzata. XX.IV. Le contese tra l’Università e i Mendicanti erano state comuni anche a’ religiosi dell’Ordine de’ Minori, e questi ancora perciò entrarono a parte della vittoria, e ottennero di esser ricevuti nel corpo dell’università medesima. Molti in fatti sono quelli che noi troviamo aver ivi insegnata pubblicamente la teologia; ma tra gl’italiani altri non mi è avvenuto di rinvenirne, oltre a S. Bonaventura, che il B. Giovanni da Parma. In una Cronaca scritta