Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/506

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SECONDO /fio che a\eane avuto un codice ms., ne han lodata non poco la sincerità e l’esattezza. Ei volle ancora mostrarsi poeta; e due suoi ritmi inserì nella Storia, uno in morte del re Guglielmo (l. c. p. 970), l’altro nella perdita’ che i Cristiani fecero di Damiata (ib. p. 993). Ma a dir vero, egli era assai migliore storico che poeta. IX. Dietro a Riccardo da S. Germano venne con piccolo intervallo Matteo Spinello da Giovenazzo , luogo nel regno di Napoli nel territorio di Bari; perciocchè egli cominciando la sua Storia dall’anno 1247, la condusse almeno fino all’anno 1268. Dissi almeno, perciocchè Angelo di Costanzo nel proemio alla sua Storia del Regno di Napoli afferma eli’ ei la condusse fino a’ tempi di Carlo II; ma quella che ora abbiamo, non giunge che al suddetto anno. Egli ancora scrisse le cose da sè vedute , e più volte nomina se medesimo, narrando di essere intervenuto a’ fatti di cui ragiona; e la stessa maniera con cui scrive la Storia, ci mostra ch’egli comunemente notava gli avvenimenti di mano in mano che essi seguivano , perciocchè nota i giorni, e talvolta ancor l’ora a cui ciascuna cosa intervenne. E nondimeno trovansi in questo Giornale non pochi errori evidenti contro l’ordin de’ tempi, i quali non ad altro si possono attribuire che a negligenza de’ copiatori. L’erudito Gian Bernardino Tafuri gli ha raccolti nella sua Censura sopra i detti Giornali pubblicata dal Muratori innanzi a’ medesimi (Script. Rer. ital. vol. 7, p. 1059). e stampata ancora separatamente (Racc, di Opusc. Scientif. t. 6, p. 309). Ciò che è più degno di