Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/627

Da Wikisource.

XIX. Ptieli KélU» 606 LIBRO XIX. Né mono fertile di poeti fu la Toscana, perciocchè, oltre a que’ non pochi che abbiam già mentovati, abbiam poesie di Buonagiunta monaco della Badia di Firenze, diverso da quel Buonagiunta Urbiciani di cui abbiam detto poc’anzi. Il Crescimbeni lo annovera tra’ rimatori più colti della sua età (t. 2, par. 1, p. 13), e il dice vissuto circa il 1230, il che pur si ripete dal Quadrio (t. 2, p. 159) che. non so su qual fondamento. il dice lucchese. Ma egli è certo ch’ei fu contemporaneo di Guido Orlandi poeta fiorentino esso pure, a un sonetto del quale fece Buonagiunta un altro sonetto in risposta, che è stampato nella Raccolta del Corbinelli (p. 175); ed è certo ancora che Guido Orlandi fu contemporaneo di Guido Cavalcanti , a cui pure abbiamo un sonett o da lui fatto in risposta (ivi, p. 129()), come confessa il medesimo Crescimbeni (l. c. p. 42); e perciò anche il monaco Buonagiunta deesi credere vissuto verso la fine del secolo XIII. Abbiamo inoltre poesie di Guerzo da Montecanti o Montesanti, il quale facendo menzione, come il Crescimbeni osserva (ivi, p. 14), delle sette dei Guelfi e de’ Gibellini nate a’ suoi giorni, ci mostra con questo medesimo di esser vissuto in questo secolo stesso. Che a questi tempi medesimi vivessero Noffo d’Oltrarno e Pannuccio dal! Bagno pisano, argomentalo il Crescimbeni (ivi, p. 18, 24) dal loro stile, il quale, come abbiam detto, non è sempre pruova sicura dell’età di un poeta. Così pure diconsi dal medesimo contemporanei di F. Guittone d’Arezzo, Ubertino giudice d’Arezzo (p. 20), Girolamo Tcrramagnino pisano e Meo