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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/63

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4 3 tlMO ne raccoglie che l imperador medesimo è autore della maggior parte di queste Lettere. Esse, dopo due più antiche edizioni, sono state di nuovo date alla luce per opera di Gian Ridolfo Iselio in Basilea l’an 1740 Ma i giornalisti fiorentini si dolgono, e a gran ragione, che questa edizione sia assai meno esatta che non parea doversi aspettare. Le Lettere di Pier delle Vigne sono uno de’ più bei monumenti del secolo XIII, e sarebbono sommamente giovevoli ad illustrarne la storia. Ma a ciò fare converrebbe ch’esse fossero distribuite secondo l’ordine cronologico, che diligentemente fossero confrontate co’ diversi codici mss. che ne hanno alcune biblioteche, che ad esse si aggiugnessero tutte quelle che o sono state già pubblicate da diversi autori, o si giacciono ancora inedite e che si separassero quelle che furono scritte da Pietro, da (quelle che in niun modo gli si possono attribuire. Or la recente edizione di Basilea non ha alcuno di questi pregi. Le lettere sono confuse senza alcuna distinzione di tempo; vi s’incontrano infiniti passi oscuri ed intralciati, per modo che non se ne ritrae alcun senso; non solo non si sono aggiunte le molte lettere inedite, trattene tre sole, ma non si è pure pensato ad inserirvi quelle che da alcuni altri scrittori, e singolarmente da’ PP. Martene e Durand (Collect. Vet. Script, vol. 2) sono già state date alla luce j e finalmente molte sono le lettere delle quali non si può credere autore Pier delle Vigne, perciocchè furono scritte molti e molti anni dacchè egli era già morto. Io tralascio di sconvolgere più ampiamente, e di recar