Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/88

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PllIMO O7 cormme a’ i4 d’agosto del 1261, co’ quali vengon condotti a lettori del diritto canonico Arnoldo collo stipendio di 500 lire, a patto però ch’egli abbia almeno venti scolari, Giovanni spagnuolo a leggere il Decreto collo stipendio di 200 lire, Aldrovando degli Ulciporzi bergamasco a leggere l’Inforziato collo stipendio di 120 lire, e un certo Raulo) a leggere medicina collo stipendio di 150 lire (Stor. della Marca Trivig", t. 2, Docum. p. 49), ec.) ». ]V. Un altro simile smembramento crede il P. Sarti (l.c. p. 120) che avvenisse l’an 1215, e lo argomenta da un passo di Roffredo da Benevento, il quale afferma di esser passato da Bologna ad Arezzo in Toscana, e di avervi tenuta scuola di legge: Cui a essem Aretii, ibique in cathedra res'ulerem, post transmigraiionem lì annuiae, ego Rofredus beneventanus Juris civilis professor an. Dn. MCCXV, mense octobris, ec. (proem. in Quaest. Sabbat.). Da questo passo il suddetto dottissimo autor congettura che Roffredo ancora, seguendo l’esempio di Cacciavillano e di Melendo, partendosi da Bologna, traesse seco un gran numero di scolari. Quindi facendosi a ricercar l’origine di tale trasmigra• OO zione, crede ch’ ella si debba ripetere dalle turbolenze onde quell’università fu sconvolta in questi anni medesimi, e che non ebbero fine che l’an 1224. Egli in fatti ha dato alla luce (pars 2, p. 57, ec.) più lettere di Onorio III, scritte nel primo e nel quarto anno del suo pontificato, cioè tra l’anno 1216 e l’anno 1220, su questo argomento. Perciocchè i Bolognesi non paghi del giuramento che, come sopra IV. Turbolento nidi’ Univi*r'itii di Bologna: scuola pubbliche in Arezzo.