Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/260

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SECONDO 223 cariche nel suo Ordine, l’anno 1379, avendo Urbano VI deposto il generale Bernardo Oleri, come fautore dell’antipapa Clemente VII, Michele fu eletto vicario generale, e poscia nell’anno 1381 generale di tutto l’Ordine, nella qual dignità ei fu confermato l’anno 1385. Ma l’anno seguente essendosi recato a Genova per presentarsi a’ piedi di Urbano VI, questi, qualunque ragion se n’avesse, ma probabilmente per qualche sospetto di adesione al contrario partito contro di lui conceputo, di sua autorità il depose. Poichè fu morto Urbano VI, Bonifacio IX il dichiarò vicario generale della provincia di Bologna, nella qual città ei mori l’anno 1400, come a me sembra evidentemente raccogliersi dalla iscrizion sepolcrale recata dal Ghirardacci e dal conte Mazzucchelli, benchè alcuni abbian voluto interpretarla diversamente. Che Bonifacio avesse in animo di crearlo cardinale, e che Michele morisse nell’atto appunto di riceverne l’avviso, si afferma da alcuni scrittori moderni, ma senza recarne pruova. Oltre i Comenti sul Maestro delle Sentenze, abbiamo alle stampe un voluminoso Comento su’ Salmi, e il ch. Mazzucchelli racconta distesamente le controversie nate intorno all’autore di esso. Più altre opere se ne conservano manoscritte, delle quali si può vedere l’esatto catalogo presso il suddetto scrittore. Io osserverò ancora de’ I3uonamici. Che anche Bernardo studiasse la teologia in Parigi, è ivi provato con un breve di Urbano V ad esso diretto; ma non è ugualmente certo ch’egli ivi ricevesse la laurea.