Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/273

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236. libro abbiamo singolarmente alle stampe una sposizion del Vangelo in quindici libri, intitolata de Gestis Domini Salvalo ris, e di cui ancora alcune opere scritte in lingua italiana si conservano nella Riccardiana in Firenze (Lami Cat. Bibl. riccard. p. 354) (*)• Alcune delle opere ascetiche scritte da Simone sono le stesse che si hanno alle stampe in lingua italiana sotto il nome di F. Domenico Cavalca, ed è assai probabile , come pensa monsig. Bottari (Prejf] ni Volgarizz. dei Dial. di S. Grcg. p. 32), che questi, il quale assai si esercitava nel recare dal latino in italiano i libri , di alcune almeno di queste opere sia semplicemente interprete e non autore. Aggiungasi Michele da Massa dell’Ordin medesimo, di cui parla con somme lodi il Tritemio (c. 623), celebrandone la sacra non meno che la profana letteratura, P acutezza d’ingegno, l’assiduita dello studio e l’eloquenza del ragionare, e delle cui opere si può vedere il catalogo presso il più volte citato P. Gandolfi, che ne dice seguita la morte in Parigi nel i336. Molti altri potrei qui annoverarne, singolarmente dell’Ordine agostiniano che in questo secolo fu, per quanto a me sembra, almeno in Italia, il più fecondo di dotti (*) Diversi opuscoli e molte lettere latine mss. di F. Simone da Cascia si conservano n Ila libreria Nani in Venezia, e il ch. sig. D. Jacopo Morelli ce ne dà un esatto catalogo, e accenna ancora una \ ita finora non conosciuta dal medesimo religioso, scritta da F. Giovanni da Salerno di lui discepolo, che va ivi unita a’ detti opuscoli. Anche nella libreria Farsetti si ha copia ms. dell’Ordine della Vita Cristiana dello stesso F. Simone.