Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/353

Da Wikisource.

3l 6 LIBRO stelle. Tu stesso hai potuto vedere dì egli non solo apprese a conoscerne i movimenti colle regole tramandateci da’ maggiori, come noi usiamo comunemente: ma che avendo viaggiato per quasi tutto il mon lo, ei giunse a conoscere colla sperienza de’ propri occhi ciò che noi sappiamo sol per udito. Quindi, benchè nelle altre cose ancora io il creda degno di fede, in ciò nondimeno che appartiene alle stelle, panni dì ei debba aver quella autorità medesima che ha Cicerone nell’eloquenza e Virgilio nella poesia. Abbiamo inoltre alcune opere da lui scritte intorno al movimento delle stelle e del cielo, le quali ben mostrano quanto ei fosse in questa scienza eccellente. E una di tali opere, intitolata de compositione Astrolabii !, è stata pubblicata in Ferrara l’anno i ^5 , e questa biblioteca Estense ne ha copia. Alcune altre se ne conservano manoscritte in un codice della biblioteca dei re di Francia (Cat. Bibl. reg. Paris, t. 4, p- 333, cod. 7272): Andaloni de Nigro Januensis Tractatus de Sphaera: Theorica Planetarum: Expositio in Canones Profacii Judaei de Aequationibus Planetarum: Introductio ad Judicia Astrologica; e nella riccardiana in Firenze (Cat. Bibl. riccard. p. 16; V. Bandin. Cat. Bibl. laur. t. 2, p. 9): De Compositione Astrolabii, et Theorica Planetarum. Il Giustiniani aggiugne (Ann. di Gen. ad an. 134 2) che Andalone non coltivò solamente i gravi e serj studi, ma gli ameni ancora, e che scrisse più cose in verso elegante. Nè egli però ci dice in qual lingua egli poetasse, e ove si conservino cotai poesie. Finalmente Giuseppe Betussi