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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/358

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secondo 3ai che se un sì valoroso astrologo avea preso errore, quanto più facilmente doveano ingannarsi gli altri! XXII. Il favore di cui Carlo V onorava l’astrologia giudiciaria, non solo eccitò tra’ Francesi non mediocre ardore nel coltivarla, ma inoltre trasse colà molti Italiani che con tal mezzo speravano di ottenere per loro medesimi quella buona ventura che promettevano altrui. Simon di Phares, che vivea nel secolo xv, ha raccolti i nomi e le notizie di quelli che in Francia ebbero in ciò maggior nome, e questo opuscolo è stato dato alla luce dal mentovato ab. Lebeuf (l. dtp. 44^). Tra essi veggiamo nominato prima d’ogni altro un Tommaso fiorentino, e il suddetto scrittore pensa ch’ei sia appunto il Pizzani che da Simone chiamasi per error fiorentino. Ma di lui non sappiamo che scrivesse opera alcuna; e del suo Tommaso dice Simone, che scrisse sulle elezioni della terza Casa. Potrebbesi sospettare ch’ei fosse Tommaso del Garbo figliuol di Dino, e molto più che Simone racconta ch’egli era figlio di un medico insieme e astrologo rinomato. Ma nè di Dino nè di Tommaso non abbiam monumento che ci comprovi ch’essi professassero l’astrologia, ed egli perciò è probabilmente un altro Tommaso diverso da amendue. Simone nomina poscia F. Niccolò di Paganica grande astrologo e medico, di cui dice che predisse esattamente la nascita del duca di Borgogna, che seguì a’ 26 di maggio del Ma più leggiadro è ciò che di lui poscia soggiugue, e Tirabosciii, Voi. V. 21 XXII. Altri micologi italiani in Francia.