Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/397

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36o LIBRO che avvenisse l’anno 1274, anno famoso nelle storie bolognesi per l’espulsione del partito de’ Lambertacci. Quindi facilmente prese occasione il Crescenzi di uscir da Bologna e di aggirarsi per varie città d’Italia, nelle quali sembra, per quanto egli ne dice, eh’esercitasse con lode l’ufficio di assessore de’ podestà. Ma al medesimo tempo egli osservò esattamente le regole d’agricoltura che in ciaschedun paese si praticavano; e a ciò deesi attribuire il frequente rammentar ch’egli fa le diverse maniere di col* tivare usate in tale e in tale altra provincia d’Italia (V. l. 1, c. 3, 20; l. 4? c* 12, 18, 19, ec.)• S’ei partì da Bologna l’anno 1274? convien dire che l’anno 1304 ei vi facesse ritorno) e certo sol circa questo tempo medesimo ei pubblicò la sua opera, poichè ella fu riveduta , come abbiam detto, da F. Amerigo ministro dell’Ordine dei Predicatori, il quale fu a quella dignità sollevato l’anno 1304 (Quet. et Ech. Script. Ord. Praed. t. 1, p. 494), ed ella fu dedicata a Carlo II re di Sicilia, morto l’anno 1309, e perciò la pubblicazion di quest’opera si dee fissar nello spazio di tempo compreso tra’ due detti anni. Di Pietro non ci è rimasta alcun’altra notizia. Le edizioni fatte dei suoi libri d’Agricoltura così nell’originale latino, come nella traduzione italiana , si rammentano dal Fabricio (Bibl. med. et inf. Latin, t. 1 , p. 433 5 t. 5, p. 257) e dal citato Apostolo Zeno.