Vai al contenuto

Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/460

Da Wikisource.

SECONDO 4^3 che solo nel xv secolo si cominciassero a vedere in Italia gli originali greci, e a lavorarsi sopra essi le versioni latine (*). Capo IV. Giurisprudenza civile. I. Gli onori che ne’ due secoli precedenti furono cintine a larga mano profusi sopra i giureconsulti, e le ricchezze per mezzo del lor sapere da molti di sto secolo, essi ammassate, avean conciliata autorità e stima sì grande alla giurisprudenza, ch’ella regnava in certo modo nelle pubbliche scuole, e non vi era scienza a cui non pretendesse di precedere e di soprastare. Quindi era infinito il numero di coloro che mettevansi per questa via; e collo studio della giurisprudenza si addestravano o a professarla nelle università, o ad esercitarla ne’ tribunali. Essa, a dir vero, andavasi (*) Moltissime traduzioni di diversi opuscoli di Galeno, fatte da Niccolò da Reggio tra:1 1317 e ’l i345, veggonsi ne’ primi due tomi dell’edizione latina delle Opere di esso fatte in tre tomi da Pierantonio Rustico piacentino professore dell’università di Pavia, e stampata nella stessa città , parte nel i5i5 e parte nel 151 li. E tra essi è degna di riflessione la dedica di Niccolò al re Roberto di Napoli del libro di Galeno , intitolato De passione uniuscujusque particulae corpo ris , nella quale dice che P imperador de* Greci Andronico avendo udito per fama il gran saper di Roberto, e il desiderio eh* egli avea di posseder certe opere di Galeno, che non erano state ancora recate in latino, alcune gliene avea tosto mandate.