Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/147

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SECONDO 65I Mussato in quelPanno accaduta (*). La Storia di Ferrelo è una delle migliori di questi tempi, scritta latinamente e, per ciò che è dello stile, con più eleganza assai dell’usata, e lungi da quelle rozze maniere di favellare, che per F adietro erano state comuni a quasi tutti gli storici. Potrebbe qui dirsi ancora del poema da lui composto sull’origine degli Scaligeri; ma di esso e di altre poesie ch’egli ci ha lasciato, ragioneremo altrove. Il Muratori ci ha dati alcuni frammenti di Storiai di Vicenza dal 1371 al 1387, latinamente scritti da Conforto Pulice, intorno al qual autore però convien leggere le riflessioni da lui fatte nel pubblicarlo (ib. vol 13, p. 1235). A questi scrittori padovani e vicentini, de’ quali abbiamo ragionato finora, noi siam debitori delle notizie che ci sono pervenute intorno agli Scaligeri. Pareva che dovesse esser pensiero dei Veronesi lo scriver le imprese di questi (*) Alcune più esatte notizie dello storico Ferreto ci ha date il I*. Angiol Gabriello da Santa Maria (Bibl. degli Scri/t. vi cent. t. 1, p. t53), il quale ancora ragiona dello storico Conforto Pulice (ivi, p. iqi, 200), qui da noi nominato sulla scorta del Muratori. Egli pruova con autentici documenti che Pulice e Conforto son due diversi autori, e che furon fratelli, delti amendue da Costozza, e afferma che il primo avea nome Arrigo, e solo per soprannome diceasi Pulice, che questi scrisse alcune poesie lutine e una Storia ora perita, e che i frammenti pubblicati dal Muratori sono opera di Conforto. Intorno a* pregi non men che a* difetti di Ferreto vicentino, è degno d? esser letto ciò che colf usata sua esattezza ne scrive le altre volte lodato sig. conte canonico Avogaro (Mtm. del B. Enrico , par. t, p. 81).