Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/151

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SECONDO ()35 elio dal io38 giugne lino all’anno 1309), di cui s’ignora l’autore, e solo credesi probabilmente che scrivesse al principio di questo secolo; fino a cui innoltrossi col suo racconto (ib. vol 9 , p. 753). L’altra dal 1301 fino al 1355, e continuata poi sino al 1480, scritta essa pure in latino; ma di cui non abbiamo che una versione italiana. Ne viene comunemente creduto autore F. Giovanni de’ Cornazzani domenicano. Il Muratori però ha mosso intorno a ciò qualche dubbio, parendogli ch’essa sia opera di più scrittori, come si può vedere nella prefazione ch’egli le ha premessa (ib. vol 32, p. 737) (a). Due scrittori parimente di storia ebbe in questo secol Piacenza. il primo fu Pietro da Ripalta storico citato spesso dal canonico Campi, e poscia dal recente dottissimo illustratore della storia della sua patria il proposto Poggiali il quale, da una nota che si legge al fin della Cronaca da lui scritta, dimostra (Stor. di Piac. t 6, p. 38 1) eh’ei morì di peste l’anno 1374. E fin a quest’anno appunto egli avea continuata la sua Cronaca piacentina che fu poi accresciuta dal canonico Jacopo de’ Mori, come dalla stessa nota raccogliesi. Ebbene il Muratori una copia trasmessagli da Apostolo Zeno (Script. rer. ital vol 20, p. 867), ma egli non giudicò opportuno il darla alla luce, perchè già avea pubblicata quella di Giovanni (a) Un pregevol frammento di Cronaca parmigiana, dal i3a5 al 1^29, ha recentemente pubblicalo il chiarissimo P. Ireneo Allò, che leggesi nel Giornale de* Letterati di Modena (t. 2. p. 73 , ec,).