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780 LIBRO
che quello di suo giovane: meus adolescens;
parole che potean essere intese in qualunque
altro senso. E forse lo stesso ab. de Sade non
l’avrebbe scoperto , se non avesse trovato ne’
Registri di Clemente VI il Breve, con cui questi,
non l’anno 1347? com’egli afferma (t. 2, p. 373),
ma nel seguente, essendo esso segnato a’ 9) di
settembre del settimo anno del suo pontificato,
lo abilita, non ostante il difetto della sua nascita , ad entrare negli ordini sacri, e a godere
di qualunque beneficio ecclesiastico. In questo
Breve, che dall’ab. de Sade è stato pubblicato
(Pièces justific. p. 49)? egli è detto Giovanni
di Petrarco scolaro Fiorentino, e nato de soluto et soluta. Assai sollecito fu il Petrarca per
P educazione di questo suo figlio, e ne abbiamo
in pruova alcune lettere da lui scritte ne’ seguenti anni a Gilberto e a Moggio da Parma
(Famil l. 7 , cp. 17 j Variar ep. 20), a’ quali
aveane confidato a coltivare P ingegno. Ma pare
eli’ egli non corrispondesse abbastanza alle intenzioni del padre, il quale, come si è detto,
lo perdette per morte l’anno i36i.
XXVI. Prima di aver questo figlio, egli avea
fatto il primo suo viaggio in Italia. Partito di
Francia verso la fine del 1336(giunse per mare
a Civitavecchia, e quindi a Capranica, ove,
(passati alcuni giorni con Orso conte d’Anguillara , entrò in Roma sul principio di febbrajo
dell’anno seguente, e vi ebbe da’ Colonnesi
quell’amorevole accoglimento che dalla loro
amicizia poteva attendere. Trattenutovisi per
qualche tempo, ch’egli impiegò singolarmente
nel visitare i venerandi monumenti d’antichità,