Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/422

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C)2b LIBRO cattiva copia. In fatti le tragedie del Mussato non hanno alcuno de’ pregi che a un tal genere di componimenti sono richiesti , e han tutti quasi i difetti che soglionsi in essi riprendere. Nè poteva accadere altrimente in un tempo in cui i tragici greci , soli maestri di tal sorta di poesia, non erano ancor conosciuti, e ogni cosa perciò faceasi a capriccio delf autore. Anche il Petrarca volle provarsi a questo genere di poesia. Una commedia intitolata Philologia aveva egli scritta in età assai giovanile per sollevar F animo, come egli dice (Famil. l. 2, ep. 7), del Cardinal Giovanni Colonna. Ma poscia conobbe clf ella non era cosa a pregiarsi molto, e non volle pur farne parte agli amici (ib. l. 7, ep. 16). Onde ne venne ch’ella si smarrì per modo , che più non trovasene copia. Due altri componimenti drammatici col titolo di commedia trovansi in un codice della Laurenziana, attribuiti al Petrarca , uno sull’espugnazion di Cesena (*), fatta dal cardinat (*) La commedia ossia il dialogo sulla espugnazion di Cesena , senza ragione attribuito al Petrarca, pare anzi che debba credersi opera di Coluccio Salutato. Così almeno credevasi nel secolo xvi, ed io lo raccolgo da una lettera di Antonio Casario a monsignor Ferretti vescovo di Lavello, scritta da Cesena; e che, comunque non abbia data, dovette certo essere scritta al più tardi nel 1557 in cui il Ferretti morì: Mando a V S., dic’egli (Lettere volgar. di dir. Veti. l. 3, p. 39), il Dialogo , eh9 ella desiderava de V infelice et miserabil caso di Cesena nel tempo , che fu così crudelmente. da’ Britoni ruinata , dal quale conoscerò quanto in pie• dolo stato fosse allora la lingua Latina, et pur il Collutio, che ne è V autore, era de’ buoni della sua 1 là estimato.