Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/449

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TERZO 953 praedictis in non modicum decus civitatis, ec. è egli possibile il conciliare insieme il lungo soggiorno di Giovanni da Ravenna in Firenze col lungo soggiorno del medesimo allo stesso tempo in Padova? Aggiungasi che il professor di Padova si dice figliolo di Convertino, quel di Firenze si dice figliuol di Jacopo. Il fiorentino dicesi ancora della famiglia de’ Malpaghi ili; e quindi il P. ab. Ginanni riflettendo che Giampietro Ferretti, scrittor ravennate del xvi secolo, afferma che Giovanni da Ravenna fu della sua stessa famiglia, si conferma nella sua opinione che due professori dello stesso nome si debbano ammettere , uno de’ Malpaghini, Y altro de1 Ferretti, Io confesso che appena si può sperare di conciliare insieme le diverse cose che di Giovanni da Ravenna veggiamo narrate, senza ricorrere a tal distinzione. Ma confesso ancora che non so indurmi ad asserirla qual certa. Il Petrarca non parla che di un solo Giovanni, e un solo Giovanni ci nominano tutti gli scrittori di que’ tempi, e niuno ci dà un cenno che due celebri professori di questo nome vivessero al medesimo tempo. Giovanni non poteva certo al tempo medesimo essere in Firenze e in Padova. Ma io non so se si possa additare alcun anno, in cui precisamente da qualche scrittor contemporaneo si affermi ch’ei fosse in Firenze, e da qualche altro che fosse in Padova, e potrebbe perciò credersi ch’egli cambiasse spesso soggiorno. La diversità che si trova nel nome del padre, poichè quel di Padova si dice figliolo di Convertino. di Jacopo quel di Firenze, sarebbe una pruova evidente di tal distinzione,