Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/77

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SECONDO 581 Diritto ecclesiastico a Montpellier. Ei fu Bartolomeo d’Ossa, o, come leggesi in tutte le antiche carte, in cui egli è nominato, d Osa, di patria bergamasco, il quale per la somiglianza del cognome è stato da molti, ma senza alcun fondamento, creduto parente del pontefice Giovanni XXIII, nato in Cali or s, e detto prima Jacopo d’Euse. Quasi tutti gli scrittori della Vita del Petrarca, copiandosi, come suole avvenire, f un faltro, ci dicono ch’egli in Montpellier ebbe a suo scolaro questo allora giovin poeta. L’erudito ab. Serassi nella sua Vita del Petrarca, premessa alla bella edizione da lui fattane in Bergamo, è stato il primo a darci qualche più certa notizia di questo canonista, tratta da un codice che conservasi nell’archivio della cattedrale della stessa città. Ma di questo codice stesso io ho avuta la sorte di essere più esattamente informato per mezzo del sig. canonico Mario Lupo primicerio ed archivista e del sig. Giovambattista Rota, uomini ambedue e per moltiplice erudizione e pe’ libri da lor pubblicati, ben noti al mondo. Il detto codice adunque contiene parecchi strumenti e altre carte di tal natura rogate da Bartolomeo dal i3o4 fi,1Q f’d i3a5, e da esse vedesi che ci per più anni fu in qualità di cancelliere al servigio del cardinale Guglielmo Longo bergamasco morto in Avignone nel i3u); che egli con lui era in Perugia a’ 6 di dicembre del i3o,{; e con lui pure in Avignone agli 8 di giugno del i3oj). Nell1 anno seguente 1310 il veggiamo ora in Avignone, ora in Bergamo, ove pare Tiràboschi, Voi VI, 5